(questo articolo è stato pubblicato su Immezcla.it, 25 novembre 2020)
«Scavalcando recinzioni puoi raggiungere i tuoi sogni / Devi abbattere quei muri se vuoi costruire ponti / Le parole quelle giuste che non lasciano ferite / Come cure per lottare e migliorare queste vite». Sono i versi del rapper Amir Issaa a fare da portavoce del RIM Junior 2020 della Fondazione Migrantes (Tau Editrice) presentato questa mattina al Festival delle migrazioni. Un volume, scritto da Daniela Maniscalco, pensato per parlare della mobilità italiana ai più giovani, con l’obiettivo di accrescere il loro bagaglio di conoscenze sull’argomento ma anche – forse soprattutto – come strumento di riflessione sul tema più ampio dell’incontro tra culture.
«Non un “rapporto” (come indurrebbe a pensare il prestito della sigla dal RIM originale), ma un “Racconto degli italiani nel mondo”, un viaggio sulle orme di chi è partito ieri e di chi parte oggi, tra concetti essenziali e storie di vita che danno un nome e un volto alla teoria. E però – è questa la specificità del Rim Junior – l’itinerario attraversa anche il Paese abitato dai “nuovi italiani”, che con gli italiani di nascita condividono una lunga storia di migrazione».