(Questo articolo è stato pubblicato con un altro titolo su Nuovo Quotidiano di Puglia, gennaio 2016)
Eugenio Barba, “padre” dell’Odin Teatret. A lui è dedicato il documentario di Davide Barletti e Jacopo Quadri, “Il paese dove gli alberi volano”. Nel 2016 torna a Lecce per un progetto in collaborazione con i Cantieri Koreja. E – dice – non ammette Capitali della cultura che non sostengano il teatro
«La nostra rivoluzione quotidiana»
Molto più che un palcoscenico, il teatro è lavoro fisico, pratica “politica”, incontro tra popoli e generazioni, e «può interferire nella vita quotidiana delle persone»: parola di Eugenio Barba, il “padre” dell’Odin Teatret, a cui è dedicato il documentario di Davide Barletti e Jacopo Quadri. Il gruppo tornerà nel Salento proprio quest’anno. Ma, ammonisce Barba, perché possa realizzarsi il potenziale magico del teatro c’è bisogno che anche la politica faccia la sua parte, a differenza di quanto è accaduto nella città candidata a Capitale europea della cultura. Continua